Come sono i Boylesque oggi, in Italia? Cosa esprimono? Hanno trovato una o più espressioni artistiche, in questo Paese che li guarda con sospetto?
Lo abbiamo domandato a Francesco Felli, regista e sceneggiatore teatrale e cinematografico, nonché proprietario e direttore artistico de La bottega degli artisti di Roma, uno dei luoghi più frequentati e in vista quando si parla di Burlesque.
L’interessante chiacchierata con Francesco Felli, a partire da un’analisi circa la figura del boylesque oggi in Italia, ha regalato tanti spunti di riflessione. È possibile seguire l’intervista tramite il video di seguito allegata; ascoltare parole e opinioni direttamente dal regista è qualcosa che dà forza al suo messaggio, molto più che riportare la conversazione tramite scrittura. Qui saranno indicati soltanto gli argomenti salienti oggetto di dialogo, il resto è un invito a cliccare sul video per godere dell’intervista.
Argomento primo dell’intervista è stato il ruolo del boylesque in Italia e il perché questa figura abbia fatto tanta fatica nella sua opera di affermazione. Questione di cultura?
Successivamente, Felli ha parlato dell’impatto sociale del burlesque e dell’immagine relativa alla donna per mezzo di quest’arte. Innegabile che negli ultimi anni ci siano stati dei cambiamenti, dunque è necessario chiedersi quanto e in che modo la pandemia abbia influito sul modo di percepire il burlesque, come vivere e trasmettere emozioni e sensazioni attraverso quest’arte.
A cavallo di questo cambiamento, centrale è anche la figura del boylesque. Il suo è un mondo di sfumature dov’è possibile individuare tre categorie principali che si fondono e confondono tra loro: il boylesque ispirato al mondo femminile; il boylesque che attinge ed esalta la virilità; il boylesque ibrido.
Quest’intervista è non soltanto un’occasione, ma anche un invito ad approcciare l’arte del boylesque da parte di un grande regista, esperto di Burlesque.
Buona visione,
Candy Bloom