Abbiamo intervistato Immodesty Crystal che a Chiaravalle per il 4 Febbraio 2018 sta organizzando il primo festival di Burlesque
Come hai scoperto il Burlesque?
Ho scoperto il Burlesque circa 6 anni fa…
E quando hai deciso di studiarlo?
Per gioco e sfida contro me stessa… circa 5 anni fa!
Come hai scelto il tuo nome d’arte?
Crystal sin da ragazzina era, diciamo, il mio soprannome. Poi fu la mia insegnante di burlesque a Roma, Grace Hall, a dirmi a lezione che le ricordavo tantissimo Immodesty Blaze… mi documentai, la osservai e, dopo una attenta analisi, il mio nome che, fino ad allora era stato solo Crystal, divenne Immodesty Crystal…
Cosa ti piace e cosa ti ha conquistato del burlesque?
Il viaggio emozionale che ti porta a fare, il senso di libertà che si prova dopo ogni lezione, l’aggregazione che si crea con altre ragazze mai viste prima che poi diventano amiche, confidenti, complici… il lavoro che la “maschera” fa nel burlesque è sconvolgente poiché, essa, assieme al nome d’arte, altro non è che il nostro alter ego che, normalmente, per pudore, vergogna e scarsa autostima tendiamo a reprimere e demonizzare… lo strip in sé che fa parte del burlesque altro non è che il risultato di noi stesse che auto accettandoci ci “spogliamo” di ciò che ci nasconde…
Sei un’insegnante anche tu?
Sì, da pochissimo, da Settembre 2017
Raccontaci del tuo lavoro di insegnante.
Ho avuto il sano timore di non esserne all’altezza, ma ho provato e mi sono buttata. Con grande piacere e stupore ho potuto constatare che come insegnante sono forse anche più brava che come performer!
A Chiaravalle cosa si sa del Burlesque?
Purtroppo assolutamente nulla!
Come ti è maturata l’idea di organizzare il Chiaravalle Burlesque Festival?
Una mia allieva un giorno si presentò a lezione strana, spenta, occhio lucido… Era stata presa sotto torchio da amiche e conoscenti perché veniva a lezioni di burlesque. Questa condizione fece scattare in me qualcosa che mi portò a ragionare molto su me stessa e su come io fossi arrivata fin lì, su cosa il burlesque come disciplina avesse fatto per me e stesse facendo per le mie ragazze. Dovevo far cambiare le cose!
Hai coinvolto il gruppo H.E.T.A. Puoi spiegarci meglio come mai?
In realtà per questa edizione purtroppo non potranno essere fisicamente presenti per cause di forza maggiore, ma ho il loro appoggio ed il loro sostegno riguardo questa iniziativa. Ad ogni modo ho coinvolto il gruppo perché durante la serata parleremo, tra le altre cose, di anoressia e bulimia, autostima ed auto accettazione di se stessi.
Perché?
Perché sono stata sia anoressica che bulimica e, per esperienza diretta, posso dirvi che sono malattie dalle quali non si guarisce: è un tarlo che una volta insinuatosi in testa resta lì… ed io non posso sottovalutare il lavoro che il burlesque come disciplina ha fatto su di me. Ora mi guardo e mi accetto, mi sento bene con me stessa. E lo devo tutto a quest’arte magica!!!
Cosa ti aspetti da questa prima edizione del festival?
Spero che la gente riesca a vedere e guardare il burlesque con gli stessi occhi con cui lo guardo io!!!
Come lo sta accogliendo e aspettando la città?
Devo dire che, dopo una fase iniziale di shock, ora molto bene!
Qualche anticipazione o curiosità solo per Burlesque News?
Sarà un festival pieno di sorprese, non avremo premiazioni ma gentili donazioni dei nostri partner di oggetti artigianali, le ragazze saranno sbalorditive ed io… Sto già pensando ad una sessione estiva in occasione del Summer Jamboree…