Direttamente da Granada, ai microfoni di Burlesque News, Ann Da Loos si racconta, svelandoci qualcosa di se.
Ballerina di danza del ventre ed amante della danza in generale, il burlesque l’ha rapita ed ora non può più farne a meno.
Ann Da Loos è un’artista eclettica, non ama definire il suo stile, piuttosto ama sperimentare le infinite possibilità di quest’arte dai colori variegati lasciandosi ispirare dai personaggi stessi. Durante l’intervista cita la Carmen, il torero e la danza del ventre, tre simboli che riportano comunque ad un modo molto passionale e totale di vivere la vita. Tre modi anche molto differenti di viverla, da donna che soffre per amore, da torero che impavidamente e con molta eleganza ha la meglio sul toro, da ballerina di danza del ventre, sensuale e seduttiva, sicuramente padrona del suo corpo di donna.
Per creare i suoi act si lascia trasportare dalla musica o da film d’epoca, o da tutto quello che le può offrire questo pazzo mondo, assorbendo spunti dall’ambiente che la circonda. In questo modo il burlesque rapisce continuamente il suo pensiero trasportandola in mondi paralleli anche mentre fa le banali cose di ogni giorno.
Il burlesque per lei vuol dire (cito testualmente) avere una scusa per sbizzarrirsi.
Quello che non viene fuori dall’intervista è che Ann Da Loos, insieme con Sophie Sapphire, è nell’organizzazione del That’s Amore Burlesque Festival, la cui prima edizione è stata al Kill Joy il 25 e 26 gennaio 2019.
Molto interessante tutto il ragionamento che ci siamo concesse sulla cosiddetta vita vera che continuamente cerca di distogliere gli artisti dal loro unico interesse, la rappresentazione dell’arte. Ci siamo chieste se per noi la vita vera non sia proprio quella che viviamo come artiste, rapite dal sacro fuoco della creazione e spinte dall’espressione di qualcosa che abbiamo avvertito, sentito, visto e che ci piacerebbe condividere col mondo. Certo, probabilmente filosofia, ma comunque uno spunto di riflessione per tutti noi.
Buona visione
Candy Bloom (FF)
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