Stiamo leggendo del Summer Jamboree, delle varie feste hawaiane, la stagione estiva con le ragazze in costume, il nostro contest estivo di Burlesque News, i tattoo, le mostre, raduni di auto e moto quindi ci piace parlare ancora di pin up.
Dopo aver deciso come fare un nuovo tatuaggio, con il mio amico tatuatore Daniele – Diamond Tattoo ad Alessandria, abbiamo fatto due chiacchiere per approfondire alcuni argomenti di interesse della rubrica vintage e costume in generale.
Ecco il suo racconto…
Le giornate di un soldato al fronte erano segnate da marce, appostamenti, sparatorie e ogni genere di tortura fisica e mentale.
Una vita piuttosto movimentata e rischiosa che però, come ogni vita cameratesca, mancava di qualcosa di estremamente importante: il calore femminile!
Questa condizione provocava livelli di agitazione così alti che i litigi si facevano sempre più furiosi e il clima più nervoso.
Le donne dell’epoca, che avevano i propri uomini in trincea, si inventarono un modo per risollevare il morale di questi poveri, ma calorosi soldati:
la fotografia!
Proprio così: la fotografia stava diventando una vera e propria forma d’arte e si prestava benissimo allo scopo.
Venivano immortalate figure armoniose con abbigliamento curato, decolleté vertiginosi e, come da standard dell’epoca, misure e curve abbondanti, in pose molto provocanti che si rifacevano alle scandalose – scandalose perché nel nuovo continente si era falsi puritani – donne di Parigi.
Con atteggiamenti e abiti che si rifacevano al mondo del burlesque, del Moulin Rouge e venivano quindi scattate molte fotografie che allietavano il cuore dei soldati alleviando la malinconia di casa.
In questo modo sono nate le pin up: una delle più famose era Betty Page (una delle Icone del Burlesque) che conquistò milioni di fans entrando nell’immaginario collettivo come donna estremamente sexy dotata di un’ammiccante leggerezza e una profonda femminilità.
Oggigiorno le pin up esistono ancora e sono l’incarnazione dei desideri di molti ragazzi e uomini; longilinee, giunoniche, vestite con abiti elegantissimi, sexy, con richiami agli anni ‘50 oppure futuristici, ricoperte di tatuaggi, lolite, tanti tipi diversi ma unite sempre da una dimensione fondamentale: “la femminilità” che viene affermata inequivocabilmente, con un’eleganza lussuriosa tra sacro e il profano.
Noi adoriamo il mondo pin up, ci sono scuole, festival dedicati quindi, come diciamo sempre, non basta un rossetto rosso e una fascia in testa per diventarlo, allora approfondite e ricercate sempre il meglio per arrivare a questo mondo così affascinante e seducente.
Se volete approfondire notizie su Betty Page potete leggere il libro di Lorenza Fruci: Betty page. La vita segreta della regina delle pin-up.
Uomini e donne si voltavano per guardarla, per guardare la sua nerissima frangia. Il suo sorriso ti spezzava il cuore. Con l’inconfondibile frangetta e le sue pose sensuali, ma mai volgari, Bettie Mae Page, semplicemente Betty Page, è stata la fotomodella più celebre degli Stati Uniti: simbolo per eccellenza della dorata stagione delle pin-up e prima interprete della realtà fetish e bondage, che ha incarnato con un’ironia fuori dal comune.
La sua era una predisposizione naturale, un’empatia con la macchina fotografica e con il suo corpo che trasuda da ogni immagine perché era la migliore di tutti i tempi, era felice di farsi fotografare, aveva un corpo favoloso, un volto da folletto carino, piccolo, elegante, brioso, da ragazza della porta accanto. Non è mai stata scattata una fotografia brutta di Betty Page.
Cristiana De Giglio